Barbara Poniecka



Barbara Poniecka

Tirocinante GTP Sistemi informativi


“Stavo facendo uno stage in ABB, quando sono venuta a conoscenza del Global Trainee Program. Mi è sembrata un’idea fantastica! Lavorare per l’azienda mi appassionava già moltissimo, e stavo imparando molto. Il GTP è stato un’incredibile opportunità per impegnarmi nel mio percorso professionale e lanciare la mia carriera! Cosa si può chiedere di più?”

 


Istruzione: Laurea triennale in ingegneria (Scienze informatiche applicate) Laurea magistrale in ingegneria (Informatica), AGH Università della scienza e della tecnologia, Polonia

Nazionalità:  polacca

Interessi: esplorare il mondo e scoprire cibi nuovi, escursioni e snowboard

Dicono che ABB combina i vantaggi di una multinazionale con quelli di una start-up di successo. Cosa ne pensi?
C’è molto di vero in questa affermazione. Le start-up si distinguono per essere estremamente dinamiche, piene di energia. Nel panorama industriale hanno un effetto dirompente, perché cercano sempre di fare qualcosa di nuovo. D’altro canto, la conoscenza, l’esperienza e l’ampia portata di cui si gode in una multinazionale come ABB implicano che le nuove idee possono avvalersi di una piattaforma più solida e avere maggiori opportunità di tradursi realmente in qualcosa.

Quello di ABB è un ambiente di lavoro molto aperto e sempre pronto a supportarti. L’innovazione è incoraggiata in tutte le sue forme e riceve lo spazio e il sostegno di cui ha bisogno per crescere. Se hai un’idea per una nuova tecnologia, per nuovi processi o per instaurare relazioni migliori e sei in grado di dimostrare che questa idea è valida, avrai la possibilità di metterla in pratica. ABB è un’azienda pionieristica nel campo delle trasformazioni tecnologiche su larga scala da oltre 100 anni. È nel suo DNA.

L’azienda ha al suo attivo alcune partnership molto innovative, tra le quali spiccano la collaborazione al primo volo intorno al mondo con un velivolo a energia solare e il più importante campionato automobilistico per auto elettriche del mondo. Deve essere davvero entusiasmante!
La varietà di quello che facciamo qui è straordinaria. C’è sempre qualcosa di nuovo da imparare. Il progetto Solar Impulse e la Formula-E mostrano entrambi come sia possibile far girare il mondo senza consumarne le risorse. Lo stesso può dirsi dei nostri prodotti, servizi e soluzioni. Amo la robotica, per cui ABB è una grande fonte di ispirazione per me. L’azienda è stata la prima al mondo a sperimentare un robot commerciale completamente elettrico a microprocessore già nel 1974. Oggi ne esistono 400.000 installati in tutto il mondo. YuMi è decisamente formidabile. Basta un breve addestramento e praticamente chiunque è in grado di programmarlo e di farsi aiutare a compiere una serie di operazioni, dalle più semplici alle più complesse, come decorare e confezionare scatole di cioccolatini svizzeri.

La robotica è solo una delle molte aree entusiasmanti nell’ambito dei quattro settori di attività dell’azienda. In tutte le altre attività, ABB dispone di una serie di tecnologie, prodotti e servizi che consentono a milioni di abitazioni private e uffici in tutto il mondo di collegarsi a un’elettricità più pulita e affidabile, direttamente alla fonte. Non è incredibile?

Esiste un forte senso di scopo in ABB? Per te è importante?
Certo! In ABB le sfide da affrontare nel campo dei sistemi informatici sono simili a quelle della maggior parte delle multinazionali: migliorare la comunicazione, aumentare la produttività, relazionarsi in modo migliore... per me, quindi, quello che fa la differenza è il modo in cui un’azienda sceglie di rispondere a quelle sfide. Qui si respira un forte impegno e una grande attenzione ai cambiamenti sociali e dell’ambiente. Pertanto, qualsiasi cosa io faccia ogni giorno, sono orgogliosa perché so che stiamo lavorando per un futuro più sostenibile per il nostro pianeta.

Cosa desideravi ottenere dal GTP? Quali erano le tue priorità?
Per me si trattava di avere la possibilità di esplorare un mondo più ampio e di apprendere le competenze necessarie per dare un mio contributo decisivo.
Volevo imparare come si affrontano i grandi progetti trasformazionali, sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista commerciale. Avevo quindi bisogno di un mix di competenze tecniche, relazionali e commerciali. In più, mi occorreva ampliare il mio network e capire come funziona l’area commerciale: Quali sono gli obiettivi? Quali sono i processi critici? E ovviamente volevo anche comprendere meglio me stessa! Per cosa ho maggiore attitudine? Cosa mi stimola maggiormente? Su che cosa devo lavorare? Dov’è che posso fare realmente la differenza?

E hai trovato quello che stavi cercando?
Sono sulla strada giusta! Il mio primo incarico è stato in Polonia su un progetto triennale per realizzare un centro servizi condivisi e offrire trasparenza sui costi delle trasferte globali. Era la prima di una serie di iniziative di trasformazione trasversali alle varie funzioni, un progetto pilota volto a creare una metodologia che potesse poi essere riutilizzata in altre aree dell’attività aziendale.
È stato un progetto impegnativo con cui partire. La piattaforma doveva essere altamente adattabile per far fronte alle differenze nella politica dei viaggi aziendali nei vari paesi e doveva includere molti partecipanti con diverse prospettive e priorità.
La curva di apprendimento era enorme. A volte si aveva la sensazione che tutti parlassero una lingua straniera. Bisognava capire l’architettura del software, il modo in cui implementare i diversi tool, l’analitica dei dati e infine i modelli di migrazione. Come si abbandonano decine di sistemi legacy in modo efficiente e senza traumi, garantendo il mantenimento della qualità dei dati? Oltre a tutto questo, occorreva anche imparare le metodologie di project management. Ogni disciplina ha un suo proprio vocabolario e una cultura che è necessario apprendere. È stata certamente una grossa sfida e un ottimo modo di iniziare il mio programma!

Nel tuo secondo incarico, invece, volevi saperne di più sulla gestione dei progetti IT dal punto di vista commerciale, giusto?
Sì, per questo incarico ho lavorato dalla sede centrale di ABB a Zurigo, in supporto al project management e alla comunicazione.

Spesso insorgono problemi perché il dialogo tra il settore commerciale e i servizi informativi non è chiaro come dovrebbe essere. Volevo ridurre questo tipo di rischio cercando di capire gli elementi base del business.

Come si crea, come esempio, un processo di business globale? Quali sono le figure che operano in questo campo? Quali sono i fattori trainanti?
Lavorando con le divisioni Finanza, Risorse umane e Logistica &  degli approvvigionamenti ho imparato a guardare ai problemi da diverse prospettive e a capire le diverse priorità. Le difficoltà tra cui orientarsi sono state molte, prima che iniziasse a emergere un consenso generale. Ho imparato tantissimo e questo incarico mi ha davvero aiutato a essere molto più paziente.

Il tuo terzo incarico è stato in una piccola aziende recentemente acquisita da ABB. Come è andata, in quel caso?
È stato molto interessante. Volevo uno scenario completamente nuovo: un nuovo paese, una nuova unità commerciale e un nuovo progetto. Enterprise Software (ES) è una piccola azienda con sede in Georgia, USA, specializzata nella gestione di asset e forza lavoro, gestione del portfolio energetico e gestione delle reti.
Opera negli stessi settori del resto del gruppo ABB, ma con un’offerta di software e di servizi. Per una persona come me c’era tantissimo da imparare su questa area di attività e sulle integrazioni post-acquisizione in generale: cosa deve essere integrato, come gestire il processo di cambiamento e come adottare con successo i nuovi strumenti e la nuova tecnologia acquisiti con la nuova azienda.
Ho aiutato a introdurre una nuova piattaforma per la pianificazione delle risorse per un nuovo gruppo di utenti e ho studiato, allo stesso tempo, come integrare la forza vendita tra le due aziende, con dati coerenti e obbligo di redazione di report.
Entrambi i casi mi hanno offerto un’ottima possibilità di applicare l’esperienza che avevo acquisito nei primi due incarichi, cercando soluzioni globali da una prospettiva locale, focalizzandomi sugli aspetti tecnici e commerciali del progetto.

Quando si è fortemente coinvolti in problemi tecnici, a volte è facile dimenticare che le soluzioni tecniche funzionano solo se le esigenze umane sono chiare e, in modo ancor più decisivo, se tutti gli interessati concordano su di esse. Sembra ovvio, ma le esigenze umane, nel business come nella società, sono complesse, sfaccettate e cambiano costantemente.

Dall’invenzione dei primi utensili, più di un milione di anni fa, gli esseri umani sono stati definiti sulla base della tecnologia che producevano e utilizzavano. Ciò ha avuto enormi benefici per tutti noi, sociali, ambientali ed economici... ma ha anche comportato rischi.
​​​​​​​Capire come bilanciare questi rischi è più importante che mai, perché ci troviamo a vivere sempre più a stretto contatto con la tecnologia. Desideravo lavorare a sfide di questa portata e in ABB le ho sicuramente trovate!